Per una persona come Giancarlo Lucariello oggi verrebbe usato sicuramente un termine che sembra fatto apposta per lui: Visionario.
Aggettivo perfetto se si pensa a quello che è riuscito ad immaginare e poi mettere in pratica all’inizio degli anni settanta.
Inventarsi la figura di produttore e creare, insieme a 4 ragazzi, un grande arrangiatore e un fonico perfetto, un modo di fare musica che in Italia non c’era.
Il suono dei Pooh, lo stile dei Pooh, il carattere dei Pooh.
La storia del più importante gruppo della musica leggera italiana è partita ed è durata mezzo secolo grazie alla volontà, le idee e le intuizioni di Giancarlo con le orchestrazioni di Gianfranco Monaldi.
Scoprire come sono effettivamente nati i primi 5 storici album dei Pooh, dai provini al lavoro di cesello sui particolari, dalla sala di registrazione fino alle copertine, è un percorso pieno di fascino che rivela un lavoro magari poco conosciuto ma determinante in un progetto che diventa disco e che può insegnare molto a tutti quelli che amano la musica.
Sottolineo anche le riflessioni, nella seconda parte del libro, di Marco Betta e Marcello Aitiani che offrono diverse chiavi di lettura al lavoro di Lucariello , con riflessioni efficaci quanto, a volte, inaspettate.
Concludo trovandomi d’accordo con le ultime parole della recensione di Franco Zanetti, anch’io mi aspetto il seguito, tutto quello che è successo dopo i Pooh, altre pagine importanti per la musica italiana, quindi, che UNA MELODIA INFINITA non finisca qui…