Alessandro Rota

Buongiorno Giancarlo,

mi chiamo Alessandro Rota, sono un 51enne di Aosta e sin da ragazzo sono appassionato dei Pooh, grazie ad una loro “invasione” nella mia vita in un periodo difficile della mia giovinezza quando, 16enne, alla morte di mio padre seguì la scelta di allontanarmi di casa per motivi di studio.

Nei rari rientri a casa anticipati, un amico di collegio mi prestava un walkman con un’unica audiocassetta, Palasport… come non innamorarmi? Tra l’altro, è curioso come abbia riletto questo passaggio della mia vita nella sezione del tuo libro curata da Andrea Pedrinelli (pag. 108).

Ho ricevuto il tuo libro “Una melodia infinita” come regalo di Natale da parte di mia moglie Dionisia.

Ti ringrazio per questo tuo saggio intenso ed emozionante, grazie alla tua capacità di tradurre in parole non solo l’amore per la musica dei Pooh, ma anche la sua essenza, quella filosofia di vita e professionale che per più di cinquant’anni li ha guidati nella loro meravigliosa avventura.

L’ispirazione di scriverti mi è venuta questa mattina, lunedì 3 gennaio, primo giorno di ferie dopo un intenso periodo di lavoro. Da alcuni giorni sto leggendo il tuo libro e, seguendo il tuo consiglio, ho riascoltato i cinque fantastici album del periodo ‘71-‘75.

Ho scoperto ancora di più la passione, l’impegno e l’altezza artistica di quei ragazzi che hai scoperto e valorizzato con la tua sapienza manageriale e la tua passione per una ‘certa’ musica di qualità.