Una vita dedicata alla musica, alla melodia infinita, alla ricerca del bello e del talento in tutte le sue forme.
Giancarlo Lucariello racconta nel suo libro con grande delicatezza la storia di come nacque e si sviluppò il rapporto con i Pooh. Fu l’artefice del loro sound, fu lui ad introdurre negli arrangiamenti la grande orchestra diretta dal Maestro Monaldi. A soli 23 anni ebbe la forza (e l’audacia) di imporsi a discografici “monumentali” che volevano relegare un capolavoro come “Tanta voglia di lei” a lato B del 45 giri!
Lucariello ebbe l’idea di far cantare Dodi allargando di fatto il ventaglio di possibilità del gruppo (probabilmente intuendo anche che da lì a breve Riccardo sarebbe potuto andare via) . Parlando sempre di intuizioni, Lucariello capì che Valerio Negrini non aveva il carattere per affrontare tournée e pubblico, ebbe la forza di staccarlo da questo ruolo sviluppando invece la vera grande qualità di scrittore dei testi che ha reso indimenticabili tantissimi brani del gruppo.
Per ultimo, ma non meno importante, fu Lucariello a costruire la “macchina organizzativa” dei Pooh fatta di regole da rispettare ogni componente aveva ruoli e responsabilità precise e dove, sopra ogni altra cosa, a prevalere era lo spirito e il rispetto del lavoro dei Pooh.
Cosi sono diventati il più importante e longevo gruppo musicale che abbiamo avuto in Italia e sicuramente una buona parte di questo immenso e meritato successo lo devono a questo Signore, amante della musica, della melodia che negli anni ‘70 ha saputo avere una visione esatta di quello che poi i Pooh sono riusciti a raggiungere e mantenere nei cinquanta anni successivi.
Un libro che ho letteralmente “divorato”.