E’ stato bello riportare in diretta in radio un amico, una persona che stimo. Giancarlo Lucariello.
Produttore davvero importante nei tempi importanti della musica. Ha realizzato un libro che ho letto senza mai fermarmi. Sono ammirato ed estimatore di quel tempo.
Non potevo non leggere queste pagine con ammirazione. La musica negli anni 70 nasceva con l’intento di rimanere per sempre nella nostra vita. Questa la differenza sostanziale tra ieri e oggi. Gli artisti facevano gli artisti. I produttori i produttori. Non c’era contaminazione nel lavoro. C’era una volontà di fare. E c’era amicizia ma sempre nel rispetto dei ruoli.
Ho voluto parlarvi di questo libro soprattutto perché potesse essere chiaro questo concetto. Non è una semplice cronistoria ma soprattutto è un racconto che insegna tutto questo. I valori. Però fateci caso, dove ci sono questi c’è il successo. O c’è stato il successo. Non lo dico io lo dice la storia.
Che belli quei tempi dove se si decideva di fare un brano da 9 minuti si faceva. Senza pensare che le radio non lo avrebbero trasmesso, ma all’epoca lo trasmettevano. Abbiamo perso in questi anni valori e rispetto. Si cerca il profitto, non importa come. E mai passando dalla porta principale. Basta che questo arrivi, anche per un tempo limitato. Milano e Roma erano il centro della musica. Bello capire come si lavorava in quegli anni. Per questo ogni giorno accarezzo il mio sogno realizzato. Quello di essere diventato amico dei miei eroi musicali. E quando parlo con loro, in diretta o in privato cerco di ‘rubare’ aneddoti e storie. Per stupirmi sempre.
Nel libro Una Melodia Infinita con sottotitolo ritratto del nostro tempo migliore, ci sono queste storie. Così come la volontà di inseguire fino a che si può ciò che di desidera.